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Procedura fallimentare Celsius Network
Celsius Network dichiara bancarotta
Celsius Network, una delle più quotate piattaforme del mondo per la gestione del patrimonio crypto, ha di recente dichiarato bancarotta negli Stati Uniti, stessa sorte capitata ad altre società per il trading cripto annientate dall’ondata di vendite che si è abbattuta sulle criptovalute nell’ultimo periodo, una su tutte il Bitcoin. Una strada tortuosa che ha costretto la società a dover effettuare misure drastiche come il ricorso al Chapter 11, comunicato un mese dopo che Celsius Network ha provveduto a congelare gli asset dei suoi clienti sostenendo che tale procedura è “un’opportunità per stabilizzare la società” con una significativa ristrutturazione avente come obbiettivo la massimizzazione del valore per per tutte le parti interessate.
Dettagli della procedura fallimentare e licenziamenti in massa
Una situazione delicata, licenziati 150 dipendenti con successiva dichiarazione fallimentare negli Stati Uniti. Secondo fonti affidabili, la procedura fallimentare avviata dalla società è volontaria. Il primo passo per un’ipotetica ripresa totale.
Il team legale incaricato, successivamente aver provveduto a consegnare i libri in tribunale, ha avviato una procedura che negli Stati Uniti è chiamata Chapter 11.
La procedura “Chapter 11” negli USA è un provvedimento di riorganizzazione aziendale molto costoso e complicato manovrato dal tribunale, che tiene conto sia dei piani richiesti dai creditori che di quelli invece proposti dall’azienda. Tale provvedimento però non concede la liquidazione degli asset ne il successivo pagamento dei creditori. Insomma nessuna certezza per i creditori desiderosi di liquidità, ma comunque un’importante manovra per il futuro della società e per una soluzione di questa catastrofica situazione.
- Chapter 11 è una procedura piuttosto lunga, spesso utilizzata in casi simili.
- Offre alle società la possibilità di continuare ad operare nel tentativo di portare al termine il piano di risanamento.
- Tale procedura non prevede una liquidazione immediata, di conseguenza i creditori non potranno accedere ai propri fondi.
- La ristrutturazione del piano debitorio e riportare la società in positivo sono i principali obbiettivi da raggiungere. Celsius ha dichiarato di possedere 167 milioni di dollari in contanti, che forniranno la liquidità necessaria per lo svolgimento di alcune operazioni durante il processo di ristrutturazione.
Il famoso co-fondatore e CEO della società Alex Mashinsky, ha dichiarato che le decisioni prese, pur se difficili, sono da ritenersi giuste sia per la comunità che per l’azienda.
Inoltre Alex Mashinsky, ha firmato un documento ufficiale nel quale si attesta che la società, mediante un’operazione chiamata “Bitcoin Celsius Mining”, avrebbe la possibilità di vendere sul mercato Bitcoin (BTC) minati per poter generare asset sufficienti che verrebbero utilizzati per il risanamento di almeno uno dei suoi debiti, procurando di conseguenza nell’immediato futuro entrate considerevoli (si suppone che possano essere generati 15.000 BTC fino al 2023).
Forti critiche sono state mosse dal fondatore di Swan Bitcoin, Cory Klippstein, che ritiene sia errata la decisione presa da Celsius e Voyager di presentare istanza di protezione del Chapter 11. Secondo Klippstein sarebbe stato il Securities Investor Protection Act (SIPA).
Ma veniamo ai numeri…
Per “quantizzare” i danni, La procedura fallimentare ha rivelato, oltre ad altre problematiche, un buco di bilancio pari a 1,2 miliardi di dollari costituito in gran parte dai depositi degli utenti, circa 4,3 miliardi di dollari di asset rispetto ai 5,5 miliardi di dollari di passività.
- Gran parte delle passività derivano dai depositi degli utenti (4,72 miliardi di dollari)
- Bilancio negativo che ammonta a 1,2 miliardi di dollari.
- Asset Celsius : token CEL 600 milioni di dollari, attività di mining per 720 milioni di dollari, asset crypto 1,75 miliardi di dollari.
- Dopo la sospensione di qualsiasi prelievo da parte dei creditori la piattaforma è stata valutata per $ 3,25 miliardi.
Secondo i più pessimisti, essendo la maggior parte della passività costituita dai depositi dei clienti, non verranno mai restituiti.
Circostanze difficili e complicate
La situazione non è affatto semplice da risolvere, Procedure fallimentari di questa portata comportano innumerevoli incognite, come arrivare ad un bilancio positivo ed estinguere i debiti nel minor tempo possibile. Tutto verrà gestito dal tribunale incaricato che avrà circa sei mesi di tempo per una prima manovra risolutiva. Per quanto riguarda i creditori (la maggior parte clienti), si attendono notizie su come dovranno agire.